venerdì 6 marzo 2015

VALORIZZARE LA BRAVURA, L'ONESTA', L'INTELLIGENZA E LA CAPACITA', 
NON L'APPARTENENZA AL PROPRIO CLAN   

Mauro Rostagno (1942-1988)
"Quello che vale la pena di sottolineare, oggi, è di fermarci un attimo a pensare che cosa sta succedendo nella nostra Sicilia.
Da una parte, c'è clamorosamente su tutti i titoli della nostra e dell'altra stampa e delle fonti di informazione per l'intrico che c'è tra affari, mafia, massoneria e politica; e dall'altra parte, emerge una sottocultura del malcostume e della cattiva amministrazione, dominata da una cultura dell'appartenenza.
Qui non conta più se uno è bravo o non è bravo, se è pulito o se ha le mani sporche, se è intelligente o se è cretino, se uno sa fare il suo mestiere o è un ignorante della più bell'acqua, ma quello che conta è l'appartenenza: si iddu m'apparteni o non m'apparteni.
Se tu fai parte della mia casta, della mia tribù, della mia corrente e allora la cosa vale, se invece non ne fai parte, non sei nessuno. 
Fuori fa freddo, però io apro la finestra: pfttu, sputo e richiudo, e fuori deve stare, perchè quello che conta è l'appartenenza.
Il degrado dell'appartenenza è il clientelismo politico" 

Mauro Rostagno, intervento televisivo trasmesso da Rtc (Radio Tele Cine, emittente privata di Trapani) nella prima metà del 1988.




"Noi non vogliamo trovare un posto in questa società, ma creare una società in cui valga la pena trovare un posto" 



Mauro Rostagno


Mauro Rostagno è morto e continuerà ad esserlo se noi non ne facciamo vivere le passioni e gli ideali nelle nostre piccole e grandi esperienze.
Sfrattiamo dalle nostre menti l'indifferenza.
Scacciamo l'ignavia dai nostri cuori.
Impegniamoci, dunque!
Facciamo vivere Mauro attraverso le nostre azioni, le nostre parole e i nostri pensieri quotidiani.
Dimostriamo concretamente e senza ipocrisie che lui vive - davvero - con noi e dentro di noi.
Facciamone memoria piena, autentica, pratica.
Evitiamo di mettere in atto la solita, stucchevole, retorica messa in scena utile solo a farci credere - illusi - che la nostra coscienza sia a posto.
Come oggi è il giorno in cui un bimbo di nome Mauro è sbocciato alla vita, così il testamento morale che questi ci ha lasciato sbocci nella mente e nel cuore di ognuno di noi.
Già, perchè adesso tocca a noi.
Soltanto a noi.

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